Sorge in Borgo Maira, non lontano dal celebre Castello Sabaudo.
E’ una costruzione sul modello del Pantheon e della Gran Madre di Torino. Gioiello di architettura neoclassica, a croce greca, con cupola e pronao a colonne monolitiche. Nel suo interno sono pregevoli l’altare marmoreo del Gaggini, allievo del Canova, ed i quadri del Gonin e dell’Ayres. Vi sono venerati in particolare la Madonna del Carmelo, San Giuda Taddeo, il beato Umberto III di Savoia e S. Michele.
Venne fatto erigere da Carlo Alberto nel 1837, come tempio votivo, contro il colera del 1835.
Sorge nel territorio della parrocchia di Castelletto, a circa 5 chilometri da Busca, su una piccola altura, antico alveo del Maira.
E’ un santuario nolto noto un tempo per la virtù taumaturgica del Santo degli ortopedici. Chiesa in stile barocco, ampia e magistralmente dipinta. Attorno vi è molto spazio per ritrovo.
Gli affreschi della volta e della facciata sono del pittore Giovanni Arnaud di Caraglio (inizio ’900). L’attuale chiesa sorta sul finire del 1600, sorge su un precedente pilone. Divenne santuario nel 1936.
Il bel santuarietto sorge a circa un chilometro dal paese.
Si dice che lo strno titolo gli sia venuto a motivo dei numerosi salici della zona, oppure da una presunta apparizione della Madonna su un salice. In realtà esso è dedicato al nome di Maria, che è pure la festa principale del paese. L’attuale costruzione risale al secolo XIX. Secondo il canonico Fedele Savio, il giorno del nome di Maria, visitando la chiesa, è concessa l’indulgenza plenaria.
Sorge a 860 metri di altitudine e a 5 chilometri dal capoluogo. E’ raggiungibile su comoda strada proveniente dalla sottostante cappella di San Bernardo. La sua costruzione risale al secolo XV. Vi risiedettero i Padri Domenicani, in particolare il beato Aimone Tapparelli. Non ha particolari pregi artistici, ma in compenso, si offre come utile località di gite e di incontri nel silenzio della montagna prealpina.
Sorge a circa quattro chilometri dalla città. Si tratta di un’alta costruzione con facciata classica e tozzo campanile. La chiesa è a croce latina con cupola. Vi si conservava un tempo un pregevole dipinto di Francesco del Cayro (1650) ritraente la Vergine che appare alla "Beata Petrina". Secondo la tradizione il fatto avvenne nel novembre del 1639. La donna, il cui vero nome era Petrina Tesio, era nativa di Lagnasco e sposa di un contadino della zona. Sul luogo dapprima era sorto un pilone, poui una cappella, officinata dai Benedettini di Santa Maria della Pieve.
E’ situato in una valletta laterale a destra del Maira, verso Montemale. Un tempo era denominato "Sancta Maria Vallis Quaresimae": un’alta costruzione con facciata classica e tozzo campanile, locali annessi ad ampio piazzale. La sua origine è antichissima, forse tanto quanto la terra di Ripoli, nominata in un atto di Federico Barbarossa, del 1159. Nei pressi sorgono i resti di antiche costruzioni, dette "Castello della regina Giovanna". Riedificato nel 1453, l’attuale costruzione risale al 1882, sorta per l’interessamento del veneravbile Don Bernardo Mattio.
Sorge sul poggio sovrastante il paese a circa 800 metri di altitudine, verso il colle Isasca. Di modeste dimensioni, serve da antica data i frazionisti, un tempo numerosi. L’affresco della facciata è del pittore Panero di Saluzzo. E’ sempre molto curata ed amata dagli abitanti della zona e dai numerosi turisti di passaggio, specie dopo l’apertura del transito per la Valle Varaita.
Il Santuarietto alpino sorge sul versante nord della montagna, nei pressi della strada che sale da Sampeyre e da Casteldelfino ad Elva. E’ poco più di una cappella, che si anima in particolare nelle feste di agosto. Venne eretta dai pastori della zona contro il pericolo delle frane, nel secolo XIX.
Sorge a circa 2 chilometri dal paese, sulla destra per la Valle Varaita. si pensa possa essere la prima chiesetta cristiana eretta nella zona, assolata e ricca di acque, già sede delle prime popolazioni. Non si ha notizie della primitiva costruzione del secolo XIV. L’attuale, in stile barocco, conserva al suo interno un ossario. L’esistenza di una chiesetta sul luogo è ricordata da un atto del 1247. In agosto, un tempo, era meta di grandi festeggiamenti.
Poco lontano dal ponte sul Varaita, nei pressi del paese. Costruzione barocca, opera pregevole per arte e devozione. sorge sul luogo di un antico pilone del 1400, noto nella zona perchè al bivio per Murello, sul passaggio dei carri del sale provenienti dal nizzardo e destinati a Torino e alla Savoia, via Po. L’attuale costruzione venne deliberata dal Comune nel 1713 come voto contro la moria del bestiame.
Sorge all’ingresso del paese lungo la via per Saluzzo. Della costruzione romanica non rimane che il vetusto campanile, che tuttavia sembra richiamare alla preghiera benedettina dell’abbazia, qui posta nel 1037 dal vescovo torinese Landolfo. Le varietà delle costruzioni e la cripta sottostante, nonchè i numerosi reperti di epoca romana, ci riportano ai primi anni del Cristianesimo ed all’importante "Caburrum" romana, sede del vescovo San Proietto.
Sorge a circa 800 metri di altitudine, poco distante dalla provinciale per la Valle Variata, oltre il paese. Le origini del Santuarietto si perdono nel passato. Le prime notizie risalgono ai secoli XVI e XVII. La precedente cappella era rivolta a Sud. L’attuale edificio, del secolo XIX, conserva tra l’altro importanti affreschi dell’Agnesotti di Sampeyre e del Borgna di Martiniana. Un tempo vi giungevano pellegrini da molte località della valle.