La chiesa è stata ricostruita nel 1722 sul luogo dell’antica, risalente al XV secolo.
L’importante fonte battesimale conservato nel moderno edificio, datato 1442, presenta curiose forme miste, tardo-romaniche e gotiche, con una base ottagona scoltpita ad arcatelle e "tetes coupées" (teste mozze) alternate a figurazioni geometriche, fusto cilindrico decorato da cordoli a torciglione e vasca ricoperta da scritte in caratteri gotici.
Per queste qualità non è accostabile alla manifattura degli scultori Zabreri di San Daminano Macra, (attivi a partire dalla metà del Quattrocento), autori della maggior parte dei fonti battesimali gotici distribuiti nell’area del Saluzzese.
Le iscrizioni sulla tazza contengono quasi per intero il testo dell’Ave Maria ed espressioni alludenti al rito del battesimo.